COLLOCAZIONE DELL’OPERA “SANTA MADRE TERESA DI CALCUTTA” DEL MAESTRO ULISSE SARTINI
“Madre Teresa […] si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato […]. La sua missione nelle periferie delle città e nelle periferie esistenziali permane ai nostri giorni come testimonianza eloquente della vicinanza di Dio ai più poveri tra i poveri. […]Penso che, forse, avremo un po’ di difficoltà nel chiamarla Santa Teresa: la sua santità è tanto vicina a noi, tanto tenera e feconda che spontaneamente continueremo a dirle “Madre Teresa”
Papa Francesco Roma, 4 settembre 2016, canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta
Olio su Tela 90 X 70
“ Al secolo Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, Santa Teresa di Calcutta è stata una vera e propria icona di fede. L’affetto e l’ammirazione per Madre Teresa ha sempre travalicato i confini della fede, tanto che fu insignita del premio Nobel per la Pace nel 1979 “per il suo servizio per i poveri e con i poveri”. Meno di due anni dopo la sua morte, per l’ampia fama di santità e per le grazie ottenute con la sua intercessione, San Giovanni Paolo II acconsentì all’inizio della Causa di Canonizzazione e il 19 ottobre 2003 venne proclamata Beata; l’iter ufficiale verso l’onore degli altari si è concluso il 4 settembre 2016 con la canonizzazione. L’intera vita e l’opera di Madre Teresa testimoniano la gioia di amare e il valore delle piccole cose fatte fedelmente e con amore. Ancora oggi, le impronte della sua esistenza sono tangibili nelle opere che le Missionarie della Carità portano avanti in tutto il mondo.
INIZIATIVA |
Il 22 ottobre 2017 a Roma, nella Basilica di San Salvatore in Lauro, Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Bertello ha presieduto la celebrazione di benedizione e collocazione dell’opera Santa Madre Teresa di Calcutta, olio su tela del maestro Ulisse Sartini, realizzata con il sostegno di Archivium. È stato definito “il più bel ritratto di Madre Teresa di Calcutta”. Lo sguardo luminoso, il sorriso accennato, le mani giunte in preghiera, il sari bianco e blu diventato l’icona delle sue suore disperse ai confini del mondo e dell’umanità, quella da tutti rifiutata e dalla Santa di Calcutta così amata, ricercata e accolta.